Nell’interpretazione litologica del sottosuolo, sia per l’interesse litostratigrafico sia per l’effetto dell’azione antropica, la società applica i metodi geofisici della sismica e della geoelettrica. Grazie all’esperienza, all’elevata tecnologia degli strumenti e dei software, ormai siamo in grado d’affrontare indagini sempre più complesse di quelle realizzabili con la dotazione geofisica standard.
Di seguito è presentata l’indagine geoelettrica che è stata effettuata per gli studi idrogeologici che consente non solo l’individuazione di forme caveali naturali e antropiche ma anche la verifica della presenza nel sottosuolo di materiale antropico e di fluidi conduttivi utili nella ricerca di siti archeologici.
Un esempio è quello di un’indagine per la individuazione di cavità nei depositi vulcanici di un’area della città di Roma sfruttata in età romana per l’estrazione della pozzolana. All’inizio del XX secolo utilizzata come cava e successivamente ricolmata parzialmente di materiale inerte.